17 Aprile 2024 | 17:31


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Celi Alessandro

Che dire…inizio a gareggiare più che altro per seguire le orme del padre a soli 11 anni, bici da strada naturalmente, ma cado in gara mi rompo un braccio e smetto! Ma la passione e passione, dopo 10 anni arriva in Italia il “rampichino”, ed è di nuovo ciclismo! Mi piace la natura, la montagna, la fatica, il soffrire per guadagnarsi le cose, ovvero la MTB come filosofia di vita. Con Lei sono in equilibrio con tutto ciò che mi circonda. Pedalo da solo, pedalo con gli amici, pedalo con gente che non conosco, con il sole o con la neve il piacere è sempre lo stesso. Che mezzo uso? Tanti, non è il mezzo che conta ma la voglia di pedalare e godersi la vita.

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Olla Massimiliano

Ciao a tutti, mi chiamo Massimiliano e vado in bicicletta da molto tempo. Dal 2004, però, ho scoperto la MTB a 360 gradi. In realtà, mio padre, pur di non comprare il motorino, mi ha regalato una fantastica bici con ruote da 26 e copertoni artigliati, con un cambio a 7 rapporti e guarnitura con tre corone; si chiamava “mtb explorer” ed era una Legnano. Correva l’anno 1985 ed a quei tempi nessuno dei miei amici, possedeva una bicicletta simile (tutti avevano il motorino), ed anche molto raro vederne in giro, per me era un sogno, un fantastico regalo. Non avrei mai immaginato che dal 1985 ad oggi la mtb avesse avuto una evoluzione simile, e soprattutto non pensavo che oggi, a 35 anni, potessi avere una passione così esageratamente esagerata. Un giorno, in internet, su un forum del settore, lessi una frase che per me rappresenta a pieno il fantastico mondo della bike con tutti i suoi risvolti; essa recitava:” LA MOUNTAIN BIKE E’ UNA DROGA, NON INIZIARE!!” Il naturalmente è ironico, però descrive con una metafora la dipendenza che ti assale se cominci a pedalare. Questo fantastico sport riempie spesso le mie giornate e le rende speciali. Attualmente faccio parte della “BIKE 99” una squadra giovane ma determinata a condividere con più persone possibili questo fantastico mondo fatto di colori, emozioni e, perchè no, qualche bella mangiata (e bevuta). Inizia anche tu, non te ne pentirai!

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Corrado Italo

Nato e vissuto sempre a L’Aquila, non finirò mai di stupirmi di tutte le meraviglie che lei mi offre. Dal 1990 ho iniziato ad andare in MTB ed ora ho raggiunto il grado di maestro. Spero che avrò l’occasione, per chi vorrà fare un’escursione con me, di emozionarlo e fargli scoprire posti e vedere cose, con i miei itinerari che spero non dimenticherà mai.

 

olla_pOlla Piergiorgio

Ciao ragazzi sono Olla Piergiorgio nato il 02/03/1977 nella bellissima cittadina di L’Aquila sono alto 183 cm e peso 78 Kg . Tutto sommato un bel vitellino ma non è il peso che conta . . ( beh insomma) La mia prima mtb mi è stata regalata dai miei genitori nel lontano 1989 e allora si chiamava RAMPICHINO (almeno da queste parti). Una Legnano rigida come una tavola ma allo stesso tempo molto resistente (è ancora nel garage). Non ci si poteva fare certo quello che ci si fa oggi con le iper-tecnologiche full ma mi sono divertito molto. Purtroppo ho abbandonato il mezzo per dedicarmi allo sci e sono diventato maestro ( di sci ) nel 2005. Nel 2004 decido di ricomprare una mtb SCOTT BOULDER e ricomincio a girare per i sentieri d’Abruzzo. Per la prima volta a inizio l’attività agonistica in gare principalmente regionali. Con la bike l’intesa è quasi perfetta e il divertimento è assicurato ogni volta che si esce (quasi come le forature). Dopo un anno decido di cambiare il mezzo e compro una LEE COUGAN in alluminio con forcella SID, guarnitura XT e freni a disco. Nel complesso non sono soddisfatto dell’acquisto e con un po’ di sacrifici cambio ancora. Monoscocca di carbonio, Fox rl 100mm, sram X.0 , guarnitura FSA e freni Formula ror 24k Lei si chiama ORBEA ALMA CUP ( quella del campione del mondo ABSALON ). Continuo a fare gare, a divertirmi tanto girando l’Abruzzo quasi ogni domenica. Con il mezzo nuovo tanti progressi soprattutto in discesa dove telaio forcella e freni giocano un ruolo fondamentale. Mi sembra di tornare bambino in ogni single track che affronto, l’adrenalina sale in prossimità di salti e discese velocissime insomma una terapia veramente efficace. Nel 2006 frequento il corso maestri mountain bike con 10 amici “malati di mtb” e ci diplomiamo con successo tutti. La motivazione è quella di voler promuovere questo sport e di poter trasmettere queste sensazioni a tutti coloro che decideranno di provare ad andare in mountain bike. Buon divertimento..

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Ossiani Paolo

Ha frequentato il 5′ Corso Maestri MTB 2010…dunque è uno dei più “giovani”. Il suo destino è chiaro già dalla nascita (L’Aquila, 1975): il che significa avere la montagna nei geni. Ma nascere in un contesto favorevole non basta. Se ama così tanto la natura, il verde, le sue montagne, la sua terra lo deve al padre, alpino ed impenitente sciatore, che nell’estate dell’89 gli regala il primissimo “rampichino” in attesa di portarlo sulle piste da sci: una vecchia e pesantissima Olmo equipaggiata con uno “Shimano SIS” da 18 rapporti ed un telaio “in ferro battuto” dal peso proibitivo. Comincia a percorrere i primi sentieri, quelli più vicini a casa. Man mano guadagna chilometri ed autonomia, e quel sentiero di collina prende il posto di una distesa verde con lo sguardo che si perde all’orizzonte. Apprende i primi rudimenti sulla tecnica di pedalata, la conduzione della bici in ambienti sempre più “ostili” e comincia perfino ad amare la fatica e quel mezzo così goffo e così pesante. Ma anche l’estate si conclude e quel rampichino verrà riposto in garage, anno dopo anno, in attesa del disgelo primaverile. Così, dopo un “vuoto” durato troppo tempo, divampa improvvisamente quella scintilla mai sopita: una detonazione che non lascerà scampo! Nel 2007, infatti, conosce i ragazzi della “Bike99” su referenza di un collega: fu amore a prima vista! Si iscrive, partecipa alle prime uscite con un mezzo nuovo, diverso, adattato ai tempi, competitivo. Assapora cosa voglia significare il mangiare la polvere, in gruppo, condividere quel fango che ti penetra nella divisa e tornare a casa soddisfatto con la faccia piena di sale. Tanto sudore, tante salite, tanta gioia di spartire gli sforzi e la fatica con quei ragazzi fantastici, liberi nei boschi di pedalare come più gli piace e… le prime gare della sua carriera da amatore. Un percorso di crescita UMANA e “professionale” che, egli stesso, avrebbe ritenuto irrealizzabile! Ma, a parte l’agonismo, andare in bici semplicemente per il gusto di farlo è una sensazione bellissima! Poche cose al mondo eguagliano in intensità quel senso di onnipotenza e di libertà che solo una pedalata ti regala… Come sarebbe la vita senza tutto questo? Oltre al ciclismo, le sue passioni sono i suoi genitori, sua sorella, il suo gattone misto persiano e, naturalmente, la compagna della vita. E a chi gli domanda quale sia la sua motivazione nell’inforcare la bicicletta e pedalare su strade ghiacciate o sotto il solleone risponde che …”bisogna sempre credere in se stessi ed in ciò che si fà. Non esistono scorciatoie… SOLO TANTA VOLONTA’!” Have a nice (bikin’) day.”